Un uomo povero e semplice riesce a conquistare il cuore di una donna colta e sensibile, grazie all’arte del corteggiamento.
Uno scrittore riesce a commuovere un uomo cinico, grazie all’arte del racconto.
Un medico riesce a guarire un malato grave, grazie all’arte medica.
Un agricoltore riesce a far comparire sul suo campo migliaia di spighe di grano, grazie all’arte della coltivazione.
Un padre lontano riesce con le sue lettere a tener vivo l’amore della sua famiglia, grazie all’arte della scrittura.
Uno statista riesce, con la sua passione intellettuale, la sua visionarietà e il suo coraggio a indirizzare il proprio popolo – e a ispirare altri popoli – lungo un percorso repubblicano di libertà e solidarietà, grazie all’arte della politica.
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Un marito devoto al suo tablet e al suo smartphone riesce a guastare in pochi mesi una relazione d’amore costruita in molti anni, grazie alla tecnica della comunicazione a distanza.
Un agricoltore riesce a rovinare il sapore delle sue piante, grazie alle tecniche della coltivazione commerciale.
Un medico riesce a generare un figlio privo di padre o privo di madre, grazie alla tecnica della riproduzione artificiale.
Un uomo cinico riesce a non farsi più commuovere da nessun formidabile scrittore, grazie alla tecnica della riproduzione infinita delle immagini, la quale lo ha reso sostanzialmente insensibile all’invisibile.
Una donna colta e sensibile riesce a trovare, grazie alla tecnica della “ricerca del partner” per via informatica, l’uomo perfetto per lei – colto e sensibile.
Il sogno della creazione di una comunità di popoli contro la guerra riesce a trasformarsi in un incubo, grazie alla tecnica della politica neoliberista e burocraticista.
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Siamo riusciti a trasformare la politica, che come ogni arte è arte dell’impossibile, in “arte del possibile”, grazie al dominio della tecnica, la quale è sempre del possibile.
Riusciremo, riscoprendo la giusta relazione tra arte e tecnica, a far sì che la politica torni a essere un’arte?
(Alberto Cassone, 2020)